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“Custodire l’Immateriale” e le attività dell’archivio MAD per prendersi cura della memoria e consegnarla alle nuove generazioni

Le politiche europee puntano sulla digitalizzazione degli archivi perché la memoria rappresenta un elemento identitario.
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Lucera, 01 dicembre 2023 – Prendersi cura della memoria, recuperarla e consegnarla alle nuove generazioni diventa sempre più importante. Perché la memoria non solo è utile per capire il passato e sistematizzare il presente, ma rende chiaro anche il futuro.

È da questa consapevolezza che parte la seconda vita di MAD Memorie Audiovisive della Daunia, l’archivio digitale fondato da Luciano Toriello – che raccoglie documenti audiovisivi relativi alla storia e alle tradizioni etno-antropologiche del territorio della Daunia dal secondo ’900 ad oggi – risultato tra gli Organismi Culturali e Creativi aggiudicatari di un finanziamento dell’Unione europea-Next Generation EU, nell’ambito del progetto TOCC-Transizione digitale del PNRR. Grazie a questo progetto MAD, che è l’archivio più grande dell’audiovisivo in Puglia, continuerà a crescere con la digitalizzazione e la catalogazione di nuovi fondi, cui farà seguito la messa on line di una digital library.

A raccontare la visione del progetto durante l’incontro intitolato “Custodire l’immateriale”, svoltosi giovedì 30 novembre al Cineteatro dell’Opera di Lucera e moderato da Felice Sblendorio, è stato proprio Luciano Toriello partendo dalla genesi di MAD. «L’idea di creare un archivio audiovisivo nasce nel 2018 in collaborazione con Annalisa Mentana e grazie al sostegno del bando “PIN – Pugliesi Innovativi” della Regione Puglia. In questi anni abbiamo ricevuto numerose donazioni di materiale da parte di tv locali e studiosi, che ci ha permesso di raggiungere circa 15mila ore di girato su nastro, che racconta la provincia di Foggia dal dopoguerra ai primi anni del secolo in corso. Ora con le politiche europee che mettono al centro la digitalizzazione degli archivi abbiamo la possibilità di ampliare il nostro lavoro, acquisendo nuovi fondi e creando l’archivio di famiglia, materiale in super8 girato anche in maniera amatoriale ma che ci restituisce usi e costumi della nostra terra in maniera autentica. Tutto questo materiale sta avendo una seconda possibilità perché negli anni è stato usato in varie produzioni per la creazione di nuovi documentari».

A sottolineare la validità del lavoro svolto da MAD e del “Custodire l’Immateriale” è stato anche il Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia Aldo Patruno (intervenuto in video collegamento), ricordando che con la legge 17/2013 la Regione Puglia ha istituito il patrimonio culturale immateriale. «C’è un dato che la dice lunga su quanto sia importante l’oggetto di questo appuntamento ed è che nei capitoli del PNRR in cui è impostata la strategia culturale, i 3 assi principali sono i borghi, le architetture e i paesaggi rurali, la digitalizzazione degli archivi. Quindi la memoria comeelemento identitario di questi aspetti del paesaggio culturale è al centro delle politiche e degli investimenti. Questo vuol dire che tutto quello che abbiamo fatto, in tempi non sospetti, ha un grande valore».

«Questo interesse dell’Europa e del PNRR per gli archivi è una cosa che mi fa molto felice perché ha un grande significato civile”, ha evidenziato la docente universitaria e antropologa Laura Marchetti,anche lei in collegamento video, che ha aggiunto: «Vuol dire che l’Europa vuole recuperare la propria memoria e consegnarla alle nuove generazioni. C’è questo interesse anche in Africa e in America Latina, perché le culture che sono state alla periferia della Storia sentono la necessità di riprendersi, attraverso gli archivi, l’identità dimenticata».

Durante la serata sono stati proiettati alcuni filmati, selezionati dal ricco archivio di documenti audiovisivi frutto di acquisizioni e donazioni da parte di emittenti televisive locali, associazioni culturali, enti religiosi e privati cittadini. Clip tratte dal “Fondo Aldo Genovese”, che raccoglie materiale audiovisivo riguardante la Comunità francoprovenzale di Faeto; dal “Fondo Opera San Giuseppe”, tra cui anche quelle della costruzione del Cineteatro dell’Opera; dal “Fondo Della Valle” con i primi turisti che si recano alle Isole Tremiti; brevi estratti da alcuni filmini di famiglia che fanno parte di fondi di privati di Lucera (tra cui il “Fondo Montepeloso”) e scene del matrimonio di Teresa e Pietro, genitori di Toriello.

«Quando ho ritrovato un super8 con su scritto “Matrimonio Teresa e Pietro” e ho visto per la prima volta mia madre e mio padre da giovani in movimento, ho capito subito che poteva nascere un bellissimo progetto sullo sguardo e le emozioni delle persone che si rivedono in filmati di un tempo passato nella loro personale storia», ha raccontato Luciano. È nato così il nuovo archivio di famiglia (che ha già acquisito molti fondi di famiglie), con la convinzione che anche le piccole storie, le piccole memorie, possono raccontare qualcosa di universale.

L’evento “Custodire l’Immateriale”, che rientra nelle attività di promozione di Lucera candidata a Capitale Italiana della Cultura 2026, ha visto la presenza del Vicesindaco e Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Monte Sant’Angelo Rosa Palomba, in nome dell’ideale ponte tra Monte Sant’Angelo, Capitale pugliese della Cultura 2024, e Lucera che potrebbe raccoglierne l’eredità nel 2025.

«L’archivio MAD nasce a Lucera ma ha un legame forte con Monte Sant’Angelo, città che ha dato la possibilità a Luciano Toriello di fare molta ricerca attraverso diverse attività, dal festival “Mònde” agli incontri formativi con le scuole fino ad un docufilm sulla restanza. Quando ci siamo candidati a Capitale Italiana della Cultura Luciano è entrato nel comitato tecnico scientifico, perché riteniamo che sia una risorsa importante per Monte Sant’Angelo. Sarà lui a seguire la residenza cinema nel 2024», ha sottolineato Rosa Palomba.

«Il lavoro che fa MAD è straordinario perché prendersi cura della memoria è qualcosa di veramente importante», ha ribadito Alessandra Cataleta, che insieme a Fabio Molllo ha curato la regia di “Semidei”, film realizzato in occasione delle celebrazioni dedicate al 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. La proiezione del documentario, avvenuta dopo il dibattito su “Custodire l’Immateriale”, ha segnato l’inizio degli eventi della rassegna itinerante delle “Giornate degli Autori EXTRAin Puglia”, nata grazie all’accordo siglato tra la Società MAD e l’Associazione “Giornate degli Autori”.

All’incontro “Custodire l’Immateriale” sono intervenuti anche il sindaco di Faeto Michele Pavia, che ha raccontato il lavoro fatto da Toriello con “Matria” (ambientato a Faeto e dedicato all’isola linguistica francoprovenzale dei Monti Dauni) e Gianni Finizio, referente del fondo “Opera San Giuseppe”.

 Custodire l’immateriale” è un’iniziativa finanziata dall’Unione europea – Next Generation EU nell’ambito del PNRR TOCC – Transizione digitale. La rassegna “Giornate degli Autori EXTRA in Puglia” in accordo con l’Ass. “Giornate degli Autori” rientra nelle iniziative di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” ed è realizzata con il sostegno di Regione Puglia, Apulia Film Commission, Apulia Cinefestival Network 2023. In collaborazione con Comune di Lucera, Comune di Monte Sant’Angelo, Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, La Massarìa, ADTM.

CARTELLA STAMPA MAD – Custodire l’immateriale
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“Custodire l’immateriale”: presentazione delle nuove attività dell’Archivio MAD. Al via la rassegna itinerante delle “Giornate degli Autori Extra in Puglia” con la proiezione di “Semidei

Giovedì 30 novembre 2023 dalle ore 19.00 al Cineteatro dell’Opera, Lucera.
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Lucera, 22 novembre 2023 – Il ruolo dell’audiovisivo è sempre più fondamentale per la conservazione del patrimonio immateriale. Né è convinto Luciano Toriello, fondatore dell’Archivio MAD – Memorie Audiovisive della Daunia (l’archivio digitale di documenti audiovisivi relativi alla storia e alle tradizioni etno-antropologiche del territorio della Daunia dal secondo ’900 ad oggi), che promuove l’incontro intitolato “Custodire l’immateriale”, in programma giovedì 30 novembre 2023 a partire dalle ore 19.00 presso il Cineteatro dell’Opera di Lucera.

Durante la prima parte della serata saranno presentate le nuove attività dell’Archivio MAD – Memorie Audiovisive della Daunia, da poco risultato tra gli Organismi Culturali e Creativi aggiudicatari di un finanziamento dell’Unione europea – Next Generation EU, nell’ambito del progetto TOCC-Transizione digitale del PNRR. Queste attività si sono in parte già concretizzate durante la 6^ edizione di “Mònde – Festa del cinema sui Cammini” (andata in scena dal 5 all’8 ottobre 2023 a Monte Sant’Angelo) e proseguiranno con la digitalizzazione e catalogazione di nuovi fondi cui farà seguito la messa online di una digital library.

Ad aprire i lavori sarà il Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia Aldo Patruno; seguiranno gli interventi della prof.ssa Laura Marchetti, docente universitaria e antropologa e del direttore dell’Archivio MAD Luciano Toriello.
Sono stati, inoltre, invitati i proprietari dei fondi acquisiti da MAD, alcuni dei quali già utilizzati per la realizzazione di nuove produzioni audiovisive, come ad esempio “Matria” (2022), ambientato a Faeto e dedicato all’isola linguistica francoprovenzale dei Monti Dauni.

Alle 20.30 prenderà il via il primo degli eventi della rassegna itinerante delle “Giornate degli Autori EXTRA in Puglia” nata grazie all’accordo siglato tra la Società MAD e l’Associazione “Giornate degli Autori”.
Durante la serata sarà proiettato il documentario “Semidei” di Alessandra Cataleta e Fabio Mollo, realizzato in occasione delle celebrazioni dedicate al 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace.
Il film sarà l’occasione per approfondire insieme alla regista Alessandra Cataleta, presente in sala, il tema del potenziale creativo e narrativo del materiale audiovisivo d’archivio nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali e immateriali.

“Proseguono le nostre attività di diffusione della cultura cinematografica di prodotti audiovisivi che difficilmente trovano spazio nella programmazione delle sale ma che sono strumenti utili, come in questo caso, al dibattito sulla valorizzazione dei beni culturali. Siamo felici che ciò avvenga nel contesto degli eventi che promuovono Lucera come candidata a Capitale Italiana della Cultura 2026, di cui mi fregio di essere portavoce del Comitato tecnico scientifico”, dichiara Luciano Toriello.

La serata vedrà i saluti istituzionali del sindaco di Lucera Giuseppe Pitta e del Vicesindaco e Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Monte Sant’Angelo Rosa Palomba, in nome dell’ideale ponte tra Monte Sant’Angelo, Capitale pugliese della Cultura 2024, e Lucera che potrebbe raccoglierne l’eredità nel 2025.
A moderare tutti gli interventi sarà il giornalista Felice Sblendorio.
La manifestazione rientra nel cartellone di eventi di accompagnamento della candidatura di Lucera a Capitale italiana della Cultura 2026 ideato dal Comune di Lucera e dal Comitato dei Promotori.

L’evento è ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti.

 Custodire l’immateriale” è un’iniziativa finanziata dall’Unione europea – Next Generation EU nell’ambito del PNRR TOCC – Transizione digitale. La rassegna “Giornate degli Autori EXTRA in Puglia” in accordo con l’Ass. “Giornate degli Autori” rientra nelle iniziative di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” ed è realizzata con il sostegno di Regione Puglia, Apulia Film Commission, Apulia Cinefestival Network 2023. In collaborazione con Comune di Lucera, Comune di Monte Sant’Angelo, Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, La Massarìa, ADTM.

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Anteprima assoluta alla Camera dei Deputati per “La luce dentro”, il nuovo documentario di Luciano Toriello

Ha avuto luogo giovedì 20 febbraio 2020 alle 15, all’interno della nuova aula del Palazzo dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati in Roma, la proiezione in anteprima assoluta de “La luce dentro”, documentario per la regia di Luciano Toriello, prodotto da Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD.

Vincitore del Social Film Fund Con il Sud, promosso da Fondazione CON IL SUD e Apulia Film Commission per raccontare il Sud attraverso il sociale, il film affronta il delicato tema della genitorialità vissuta dietro le sbarre, proponendosi come una delicata riflessione intorno alle esigenze affettive ed educative dei bambini figli di padri detenuti, nonché del desiderio di riscatto e cambiamento di questi ultimi.

Girato – tra l’altro – tra le mura della Casa Circondariale di Lucera, “La luce dentro” è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Lavori in Corso e con Paidòs ONLUS, preziose realtà del Terzo Settore attive sul territorio di Lucera e della Provincia di Foggia, ogni giorno al fianco dei detenuti e delle loro famiglie.

Così ne parla Luciano Toriello: «Ho voluto focalizzare la mia narrazione su persone che con tutte le loro forze cercano di venire fuori dalla loro condizione di difficoltà, nel tentativo disperato di riscattare le proprie esistenze».

In una sala gremita di pubblico e Istituzioni, ha aperto i lavori l’On Antonio Tasso.  Sono successivamente intervenuti: il Vice Presidente della Camera Ettore Rosato, il Questore Francesco D’Uva, il regista Luciano Toriello, la Presidente Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco, il Presidente di Fondazione CON IL SUD Carlo Borgomeo e uno dei protagonisti del film, Mario Battista.

Maggiori info:
www.socialfilmfundconilsud.it
www.madproduzioni.it

#LaLuceDentro #SocialFilmFund

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Le Memorie Audiovisive della Daunia per il Convegno “Le strade della Fiaba” – Bari, 31 gennaio-1 febbraio 2020

Affidato a “MAD – Memorie Audiovisive della Daunia” il racconto audiovisivo e sonoro del “Percorso della Foresta Umbra: biodiversità e magia”

MAD – Memorie Audiovisive della Daunia ha aperto il suo archivio di Memorie per prendere parte al primo Convegno glocale dedicato a “Le strade della Fiaba“, che si è svolto venerdì 31 gennaio e sabato 1 febbraio 2020 all’interno del Padiglione Istituzionale della Regione Puglia presso la Fiera del Levante.

Sabato 1 febbraio, attraverso una selezione di contributi audiovisivi e testimonianze sonore a cura di Luciano Toriello e Annalisa Mentana – nonché con il prezioso intervento musicale  di  Biagio dei Nittis e Federico Scarabino dei Rione Junno – è stato idealmente attraversato quello che, all’interno del macro progetto “Le strade della fiaba” (che prevede ben sette diversi itinerari sul territorio pugliese), è stato denominato il  “Percorso della Foresta Umbra: biodiversità e magia”.

L’intervento si è concluso con la proiezione del documentario breve, per la regia di Adriano Losacco, “Fiaba garganica”, prodotto da MAD – Memorie Audiovisive della Daunia e realizzato nell’ambito dell’edizione 2020 di “Gargano DOC – Scuola del documentario sui Cammini e gli Itinerari culturali”, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà.

Ha avuto inoltre luogo, a conclusione della prima giornata di Convegno, la proiezione – dal catalogo distribuzione MAD – del documentario “Chi ruba donne” di Maurizio Sciarra, con protagonisti Eugenio Bennato e i Cantori di Carpino.

Partendo dalla Puglia, Le strade della fiaba è un visionario progetto – ideato e coordinato dalla prof.ssa Laura Marchetti e nato dal comune intento di Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese ed Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani – che intende fornire le basi storico-antropologiche al processo di tutela, valorizzazione, promozione e consolidamento dei legami identitari delle regioni del Meridione italiano. Un percorso che si pone quale ulteriore e nobile obiettivo quello di ampliare la protezione UNESCO – stabilita nel 2012 per la prima edizione delle fiabe dei fratelli Grimm – a tutta la fiaba popolare europea in quanto non solo bene da custodire nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, ma cifra della stessa identità europea.

Per maggiori informazioni

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Online “Un altro finale”: il video ufficiale dell’Arma dei Carabinieri per la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”

Per la regia di Luciano Toriello, il video spot è stato realizzato per la produzione esecutiva di MAD – Memorie Audiovisive della Daunia

Bari, 25 novembre 2019

Un accorato invito rivolto a tutte le donne vittime di violenza psicologica e fisica, affinché trovino il coraggio di chiedere aiuto legale e psicologico insieme alla forza di sporgere tempestivamente denuncia: questo il messaggio di fondo di “UN ALTRO FINALE”, il video istituzionale diretto da Luciano Toriello e per la produzione esecutiva di “MAD – Memorie Audiovisive della Daunia”, commissionato dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri in occasione delle celebrazioni della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” del 25 novembre.
“UN ALTRO FINALE”, con protagonista Carla De Girolamo e la cui sceneggiatura scritta da Annalisa Mentana interpreta per immagini l’auspicio che ogni donna possa scrivere da sola la propria storia di vita, è stato prodotto da Euclide Della Vista per Apulia Digital MakerMediafarm e girato tra le città di Foggia e Lucera, con la collaborazione dei giovani studenti dell’Istituto Comprensivo “Santa Chiara – Pascoli – Altamura” del capoluogo dauno. Il video spot, da oggi disponibile sui canali social ed istituzionali dell’Arma dei Carabinieri, è stato presentato ufficialmente, alla presenza degli autori e dei protagonisti, nella mattinata di oggi, lunedì 25 novembre 2019, presso l’Auditorium del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Bari, nell’ambito di una manifestazione organizzata dal Comando Legione Carabinieri “Puglia”.

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Grande successo per l’edizione 2019 di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” ideata e organizzata da MAD Srls

La bellezza del camminare senza frontiere. Il messaggio lanciato dalla seconda edizione di “Mònde”.
La Festa del Cinema sui Cammini si è svolta a Monte Sant’Angelo dal 10 al 13 ottobre.
Un resoconto delle quattro giornate.

Monte Sant’Angelo, 14 ottobre 2019 – La bellezza sta nel camminare senza frontiere, dentro se stessi e nel mondo. È il messaggio lanciato dalla 2^ edizione di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini”, ideata e organizzata da MAD – Memorie Audiovisive della Daunia per la direzione artistica di Luciano Toriello e svoltasi dal 10 al 13 ottobre a Monte Sant’Angelo. Le quattro giornate del festival cinematografico dedicato al tema del viaggio in tutte le sue sfumature ed accezioni, hanno permesso ai partecipanti di scoprire nuovi percorsi (fisici e interiori) e nuove storie. I pellegrini e i registi sanno bene che lentezza, attenzione e fatica sono alla base del cammino, qualunque esso sia.

E “Mònde” ha esplorato molteplici forme di cammino, compreso quello inteso come possibilità di recupero, testimoniato dall’esperienza della docufiction RAI “BOEZ – Andiamo via”, la serie che racconta il viaggio a piedi di sei ragazzi, tutti condannati e inseriti in uno speciale programma di esecuzione esterna della pena. Durante la serata conclusiva di “Mònde” è stato proiettato il decimo episodio – ambientato in Puglia con l’arrivo a Santa Maria di Leuca – alla presenza di tre dei sei protagonisti: Matteo Santoro, Alessandro Paglialonga e Francesco Tafuno. Sono intervenuti anche la regista Roberta Cortella, l’autrice Paola Pannicelli, i produttori RAI Monica Paolini e Francesco Zappi. A moderare la ricca e profonda conversazione è stato Angelofabio Attolico, responsabile tecnico della Via Materana e della Via Francigena del Sud. A “Boez – Andiamo Via” è stato consegnato il Testimonium – realizzato dal maestro Salvatore Lovaglio – simbolo scelto da “Mònde” che si rifà a quello rilasciato ai pellegrini per certificare l’avvenuto pellegrinaggio.

Sempre nell’ambito della docufiction a “Mònde” è stata proiettata una puntata della serie “Overland”, format televisivo trasmesso su Rai1 dal 1996, apripista al genere Docu-Travel. Beppe Tenti, esploratore, produttore e ideatore del format RAI dedicato alle spedizioni documentaristiche, ha raccontato le 20 stagioni tv attraverso cui è stato tracciato il ritratto del nostro pianeta via terra (over-land) mostrando le aree più remote e le culture sconosciute.
Ad aggiudicarsi il premio come Miglior Documentario, tra i nove film in concorso per la sezione lungometraggi di documentario, è stato “Atto di Fede” di Vittorio Antonacci – che narra le peripezie di una banda da giro che si sposta, a bordo di un pullman, verso la prossima festa di paese e di Vituccia e Raffaele, che preservano il senso popolare della festa religiosa.

Nella sezione cortometraggi il premio è andato a “La gita” di Salvatore Allocca, perché in pochi minuti ha saputo raccontare in maniera semplice la complessa tematica dell’integrazione.
Il Premio Speciale “Memorie Audiovisive della Daunia” a Pippo Mezzapesa e Antonella Gaeta per “Il bene mio”, perché attraverso il personaggio di Elia – ostinato custode dell’identità altrimenti perduta di una comunità – hanno saputo raccontare “il ricordare” come bisogno, la costruzione della memoria come consolazione e missione di vita.
Pratomagno” di Paolo Martino (presente a “Mònde”) e Gianfranco Bonadies, film che racconta l’amicizia speciale tra un bambino nato tra i pascoli di una terra amena nel cuore dell’Italia e un giovane pastore arrivato per mare dal Gambia, ha ottenuto il premio come Miglior documentario sull’infanzia.
“Diario di Tonnara”, un ritratto della comunità dei pescatori di tonno, divisa tra pragmatismo del lavoro e tensione al sacro, ha vinto il premio di Miglior film con materiale d’archivio, ritirato dal regista Giovanni Zoppeddu e dal montatore Luca Onorati.

A “Mònde” sono stati proiettati anche i documentari brevi realizzati dagli undici giovani aspiranti documentaristi che hanno preso parte a “Gargano DOC – Scuola del documentario sui Cammini e gli Itinerari culturali”. A ricevere il Testimonium è stato “Fiaba Garganica” – regia di Adriano Losacco, soggetto Sara Caputo, montaggio Michele Pinto, ricerche filmati d’archivio Mario Caputo – che contiene anche un’intervista a Laura Marchetti, docente dell’Università di Foggia e coordinatrice scientifica del visionario progetto promosso dalla Regione Puglia e denominato “Le strade della Fiaba”.

La professoressa Marchetti ha tenuto a “Mònde” una bellissima Masterclass intitolata “Giambattista Basile: il cacciatore di fiabe, che ha visto anche la proiezione della video intervista all’antropologo Roberto De Simone (realizzata da Regione Puglia e Istituto Enciclopedia Treccani) ed è stata arricchita dalla lettura de “La gatta Cenerentola” a cura dall’attrice Rosa Diletta Rossi.
A rendere omaggio alla fiaba è stata anche la masterclass Camminarono poco o molto…”, ospitata nella suggestiva e raccolta Chiesa di San Salvatore e condotta da Sonya Orfalian e Riccardo Giagni, che hanno raccontato il cammino forzato del popolo armeno durante gli anni della diaspora, a cui miracolosamente sono sopravvissuti bambini e donne. E proprio queste ultime, grazie alle fiabe, hanno mantenuto viva la cultura armena.

“Mònde” è stata un’occasione di crescita anche per gli studenti di Monte Sant’Angelo che grazie ai matinée hanno assistito alla proiezione dei sette cortometraggi e partecipato a momenti di dibattito e confronto con registi e attori, moderati da Michele Valenzano.
Oltre a “La gita”, i ragazzi hanno visto “Im Bären” di Lilian Sassanelli alla presenza dell’attrice Marit Nissen; “My Tyson” di Claudio Casale, storia di un campione italiano di boxe dei pesi Youth; “Baradar” di Beppe Tufarulo, racconto di due fratelli in viaggio da moltissimo tempo e costretti a separarsi; “Viaggio Sensoriale in Cappadocia”, un reportage documentario di Diego Monfredini, presente insieme al protagonista Enrico Radrizzani (de La Compagnia del Relax); “La scelta” di Giuseppe Alessio Nuzzo, una favola moderna ispirata alla storia vera dell’attrice Cristina Donadio, presentato dalla professoressa dell’Università degli Studi di Foggia Carmela Robustella; “La giornata” di Pippo Mezzapesa Antonella Gaeta, presenti al dibattito, che narra il lungo cammino verso i diritti dei lavoratori attraverso la storia di Paola Clemente, bracciante pugliese di quarantanove anni, morta di fatica sotto il sole del 13 luglio del 2015.

Tra i lungometraggi di documentario proiettati – oltre a “Atto di Fede”, “Diario di Tonnara” e “Pratomagno” – anche “In cammino con Gioacchino”, alla presenza del regista Eugenio Attanasio, che ripercorre il percorso, fisico e spirituale, compiuto nel 1188 dall’abate celichese attraverso monti e valli della Sila Calabrese per cercare un nuovo luogo di preghiera e meditazione; “America” alla presenza del regista Giacomo Abbruzzese che, raccogliendo tracce e testimonianze da una parte all’altra dell’oceano, ha fatto emergere il segreto di un uomo, suo nonno, nato in Grecia, vissuto a Venezia, sposato a Taranto e ucciso a New York; “Ritual” – un ritratto della cittadina di Guardia Sanframondi in cui ogni sette anni si svolge la suggestiva processione dei Riti Settennali – alla presenza del regista Kai Zimmer; “Il paese in una scatola” alla presenza del regista Michele Citoni, un documentario che invita a riflettere sul modo in cui la fotografia possa farsi sguardo etnografico sulle piccole comunità; “Due Sicilie”, quella di ieri e quella di oggi, vista attraverso i più suggestivi repertori di Luce, rielaborati in sequenze originali girate – da Alessandro Piva – sulle orme dei grandi maestri documentaristi del passato; “Voci dal silenzio” di Alessandro Seidita e Joshua Wahlen, un viaggio per vie solitarie, spesso inospitali, in eremi distanti dalle voci del mondo, all’interno di luoghi caratterizzati dal silenzio e dal raccoglimento per riscoprire la solitudine, il silenzio, i riti quotidiani, la preghiera, le esperienze estatiche.

Il viaggio di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” ha esplorato il passato e la memoria, grazie alla forte collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, il cui patrimonio per il suo alto valore storico-culturale è iscritto nel Registro ‘Memory of the World’ dell’UNESCO.
Per la rassegna Luce Cinecittà” sono stati proiettati “Butterfly” di Alessandro Cassigoli Casey Kauffman alla presenza di quest’ultimo, un viaggio attraverso le scelte e la scoperta di sé, grazie alla storia di Irma, campionessa di boxe, cresciuta in uno dei paesi più violenti del napoletano; “Dafne” di Federico Bondi, storia di una donna di 35 anni affetta da sindrome di Down che grazie ad un cammino in montagna riesce a ritrovare il rapporto con il padre; “Anija” di Roland Sejko, presente in sala, che racconta “l’esodo degli albanesi” focalizzandosi soprattutto sulla partenza e cercando di capire le ragioni della fuga; “Lascia stare i santi” di Gianfranco Pannone, un viaggio in Italia lungo un secolo nella devozione religiosa popolare. Ad arricchire la proiezione, il concerto di Ambrogio Sparagna, autore della colonna sonora del film, accompagnato dai fiati popolari del maestro Raffaello Simeoni.

Altro evento serale di “Mònde” è stato il live “Parole Note” di e con Giancarlo Cattaneo e Maurizio Rossato, uno spettacolo che ha accompagnato il pubblico in un viaggio interiore, attraverso un’esperienza multisensoriale resa unica dal flusso di letture, immagini, musica.
Ad arricchire la seconda edizione di “Mònde” è stata anche la mostra fotografica Ho scelto di viaggiare” di Pino Maiorano, che ha curato anche gli allestimenti del Festival.

“Mònde” ha proposto anche tre cammini – organizzati dall’Associazione Monte Sant’Angelo Francigena – che hanno permesso di scoprire l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano con visita guidata agli Eremi, di attraversare il tratto finale della Via Francigena, dal Palo del Camminatore fino al Santuario di San Michele, di ammirare il Foliage in Foresta Umbra.

«Siamo soddisfatti di questa seconda edizione di “Mònde” che ha esplorato tematiche urgenti e attuali», dichiara il direttore artistico Luciano Toriello che continua: «abbiamo ricevuto molti stimoli e raccolto energie ed idee a cui daremo sicuramente spazio il prossimo anno».

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“MAD” protagonista alla 76^ Mostra del Cinema di Venezia del focus dedicato alle produzioni di Regione Puglia e Apulia Film Commission

Domenica 1 settembre, presso l’Hotel Excelsior, sede della Fondazione Ente dello Spettacolo al Lido di Venezia, ha avuto luogo – alla presenza dell’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone, della presidente della Fondazione Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco, del direttore generale di Apulia Film Commission Antonio Parente, del direttore del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia Aldo Patruno e di Marco Imperiale, direttore generale della Fondazione CON IL SUD – il focus dedicato alle produzioni sostenute da Apulia Film Commission e Regione Puglia.

Presente anche “MAD – Memorie Audiovisive della Daunia” nella doppia veste di produzione esecutiva del documentario “La luce dentro” per la regia di Luciano Toriello – progetto vincitore del “Social Film Fund Con il Sud” di Fondazione “Con il Sud” e Apulia Film commission – e di soggetto ideatore ed organizzatore di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini”.

L’assessore Loredana Capone così ha commentato lo spirito del Social Film Fund, nato con l’obiettivo di promuovere e condividere con operatori del settore e media un modello di innovazione sociale al Sud: «Vogliamo raccontare che c’è un altro Sud, lontano dagli stereotipi, che resiste e cresce, una terra che diventa ogni giorno più fertile, che vede germogliare esperienze eccellenti e approdare artisti, registi e produttori di fama nazionale e internazionale. Una piccola storia di successo in cui abbiamo creduto e crediamo. E anche se c’è ancora tanto da fare qui, alla Mostra del Cinema, una delle più importanti kermesse del cinema mondiale, in questi giorni qualcuno parlerà di noi, di quello che abbiamo fatto, dei tanti strumenti messi in campo a sostegno dell’intera filiera, e noi saremo orgogliosi, e lo saremo insieme, che poi è quello che davvero conta. Siano qui anche per illustrare il “Social Film Fund con il Sud”, 10 progetti su 100 presentati in cui i registi trattano storie vere, analizzano il reale e quello che succede alla gente nelle nostre realtà e territori […]».

Sempre l’Assessore Capone, si è così espressa nei confronti di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini”, a suo giudizio «un Festival che, oltre a valorizzare gli aspetti legati al racconto cinematografico del territorio, interviene anche sulla rigenerazione paesaggistica nella sua accezione immateriale, un tema di assoluta attualità che include anche l’innovazione sociale. Ma è anche un festival capace di fare sistema nella complessiva strategia culturale regionale».

A sottolineare l’importanza dell’aspetto strategico dei progetti della Regione Puglia è stata Simonetta Dellomonaco, che ha affermato: «Quello della rigenerazione paesaggistica è un tema culturale. “Mònde”, oltre a valorizzare gli aspetti intangibili, quindi culturali, interviene sulla narrazione del paesaggio che costituisce la percezione dello stesso». «Mònde è un festival cinematografico legato ai cammini. E proprio i cammini e gli itinerari culturali sono una delle strategie fondamentali delle politiche della Regione Puglia. Il 18 ottobre, infatti, si terrà per la prima volta a Bari l’Assemblea Europea delle Vie Francigene, che porterà al riconoscimento della Francigena del Sud come itinerario culturale del Consiglio d’Europa. E “Mònde”, raffigura la sintesi di tutto questo», ha invece dichiarato Aldo Patruno.
A rappresentare al Lido “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” il direttore artistico Luciano Toriello, che ha affermato: «Essere presenti alla Mostra del Cinema di Venezia è un’importante opportunità per presentare la nostra idea di festival alla stampa e al pubblico delle grandi occasioni. In un territorio – quale il Gargano – meritevole di attenzione, la forza e l’originalità di “Mònde” risiedono nel coniugare il cinema con un’idea di turismo sostenibile e destagionalizzato. E stiamo lavorando con impegno per rendere il nostro un modello vincente ed esportabile».

Più che positivo dunque il bilancio della trasferta veneziana per la società di produzione foggiana “MAD – Memorie Audiovisive della Daunia”, proprio in queste ore al lavoro sulla chiusura della post produzione di “La luce dentro” e alla definizione degli ultimi dettagli del programma di “Mònde”, la cui seconda edizione si terrà dal 10 al 13 ottobre a Monte Sant’Angelo (Gargano – Foggia).

ALTRA GRAFICA QUADRATA CALL

Aperte le candidature per l’edizione 2019 di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini”

Sono aperte le candidature alla seconda edizione di Mònde – Festa del Cinema sui Cammini (Monte Sant’Angelo, 10-13 ottobre 2019). Fino al 7 settembre sarà infatti possibile proporre i film per le seguenti sezioni:

SEZIONI COMPETITIVE
Cortometraggi (max 15’ – di finzione o di documentario)
Lungometraggi di documentario (minimo 30’)

SEZIONE NON COMPETITIVA
Lungometraggi di finzione

Questi i premi che verranno assegnati:

Miglior lungometraggio di documentario
Miglior cortometraggio
Miglior documentario per l’infanzia
Miglior documentario a tema naturalistico
Miglior documentario con materiale di repertorio e d’archivio.
Premio della Giuria Popolare

Attraverso i film in programmazione e le iniziative collaterali previste in programma, “Mònde” ha l’obiettivo di valorizzare i cammini e gli itinerari culturali in tutto il loro potenziale narrativo e di attrattori turistici, nell’intento di ritrovarsi e di ragionare intorno ai temi del viaggiare “lento” e del viaggiare tout-court, delle “buone pratiche” e della sostenibilità ambientale e sociale.
Per procedere all’iscrizione occorre leggere il regolamento e compilare il form sul sito ufficiale del festival.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare: info@mondefest.it

“Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” è un’iniziativa della Regione Puglia – Assessorato Industria Turistica e Culturale a valere sulle risorse del Patto per la Puglia FSC 2014-2020 – prodotta da Apulia Film Commission nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network, insieme a Ente Parco Nazionale del Gargano e con il patrocinio del Comune di Monte Sant’Angelo. Soggetto ideatore e organizzatore della manifestazione è MAD – Memorie Audiovisive della Daunia per la Direzione artistica di Luciano Toriello. L’evento è inoltre realizzato in collaborazione con l’Ass. “Monte Sant’Angelo Francigena”.

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Conclusi i lavori di “Gargano DOC”, la Scuola di documentario che per quattro giorni ha portato sul Gargano i documentaristi di domani

Monte Sant’Angelo
Lunedì 15 luglio 2019

Si sono conclusi nella giornata di domenica 14 luglio i lavori di “Gargano DOC”, la Scuola del documentario sui Cammini e gli Itinerari Culturali che anticipa ed è parte integrante delle attività previste per la seconda edizione di  “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini” – una produzione Apulia Film Commission con il finanziamento della Regione Puglia nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival NetworkEnte Parco Nazionale del Gargano e Comune di Monte Sant’Angelo per la direzione artistica di Luciano Toriello –  che questo autunno, dal 10 al 13 ottobre, animerà la cittadina di Monte Sant’Angelo.

La Scuola, che dall’11 al 14 luglio ha portato sul Gargano dodici giovani aspiranti documentaristi, è stata ideata e organizzata dalla società di produzione foggiana “MAD – Memorie Audiovisive della Daunia”, che a sua volta ha voluto affidare le attività formative ai professionisti e agli autori di Istituto Luce-Cinecittà. L’iniziativa ha goduto inoltre della preziosa collaborazione dell’Associazione “Monte Sant’Angelo Francigena” e del patrocinio dell’Associazione Europea delle Vie Francigene.

Nel corso dei quattro giorni di Scuola, l’ex Caserma Sansone – struttura incastonata nel cuore della Foresta Umbra – si è letteralmente trasformata in una cittadella del cinema documentario. All’ombra della vetusta faggeta, Sito patrimonio UNESCO, i giovani partecipanti alla Scuola si sono infatti potuti confrontare con i quattro moduli didattici previsti dalla Scuola e dedicati rispettivamente alla regia del documentario (a cura del regista David di Donatello nonché direttore responsabile del sito dell’Archivio Storico Luce,  Roland Sejko), al montaggio (affidato a Luca Onorati, (montatore dei documentari di Istituto Luce-Cinecittà), alla produzione del documentario (con un approfondimento condotto da Maura Cosenza, responsabile delle produzioni dei documentari di Istituto Luce-Cinecittà) ed infine alla ricerca e all’uso del materiale di repertorio dell’Archivio Storico Luce (a cura di Cristiano Migliorelli, che dell’Archivio è il responsabile commerciale).

A questi, è da aggiungere un quinto modulo, che gli organizzatori della Scuola hanno voluto denominare “Costruttori di Cammini” e che ha avuto luogo, sotto forma di un’informale conversazione, sul prato nei pressi del suggestivo laghetto della Foresta Umbra. Per l’occasione, i ragazzi hanno avuto modo di dialogare sul tema del viaggio e del cammino con Angelofabio Attolico (responsabile tecnico della Via Francigena del Sud  e del Cammino Materano), Gianni Sportelli (direttore artistico “Viandanti Festival: Mediterraneo in cammino”) e con Laura Marchetti, docente UniFG  e coordinatrice scientifica del visionario progetto promosso dalla Regione Puglia denominato “Le strade della Fiaba”.

Nel corso delle quattro giornate non sono inoltre mancate le uscite e le attività pratiche: gli aspiranti registi hanno infatti visitato il centro storico di Monte Sant’Angelo, di Vico del Gargano – tra i Borghi più belli d’Italia” – e l’area di archeologia industriale dell’ex idroscalo militare “Ivo Monti” posto nell’area del Comune di Cagnano Varano, esercitandosi contestualmente nelle riprese e nella realizzazione di interviste ad esperti di storia locale e abitanti del posto.

Le suggestioni, gli incontri ed il materiale girato nelle quattro giornate appena concluse saranno il punto di partenza per la realizzazione di tre documentari brevi – dedicati rispettivamente al tema dell’amore nell’antica realtà dei paesi del Gargano e ambientato a Vico del Gargano, alla fiaba e alla storia del sito abbandonato dell’ex idroscalo di Cagnano – che i ragazzi, organizzati in altrettanti gruppi, avranno modo di realizzare nel corso dell’estate sotto la supervisione in remoto dei docenti della Scuola. Gli stessi avranno inoltre la possibilità, per l’occasione, di attingere gratuitamente al repertorio dell’Archivio Storico Istituto Luce, con l’obiettivo di realizzare tre racconti che possano creare un dialogo tra passato e presente. I lavori, una volta chiusi, saranno presentati in ottobre nel corso delle giornate della prossima edizione di “Mònde – Festa del Cinema sui Cammini”.

Gargano DOC, che dai giovani filmaker partecipanti è stata vissuta come un’esperienza altamente formativa ma anche dal profondo valore aggregante, ha saputo concretizzare le intenzioni dei suoi ideatori e organizzatori: porsi come un’iniziativa che stimolasse la creazione di una nuova leva di professionisti del documentario e al contempo animare e valorizzare il territorio del Parco Nazionale del Gargano ed il suo straordinario potenziale storico, antropologico e paesaggistico.